Sinusite e Microbiota

Ho recuperato questo articolo interessantissimo e molto attuale per mettervi a conoscenza delle nuove scoperte riguardo al microbiota, quest’ultimo si trova non solo nell’intestino… ma anche nei seni nasali e paranasali!

La medicina tradizionale cinese sa da sempre come clima, temperatura e cambi stagionali mettono sotto stress alcuni organi.

Con la medicina cinese, e il supporto della riflessologia r.p.a® e altre tecniche come moxa, shiatsu, agopuntura si impara a gestire il proprio benessere e il cibo che si assume in base alle stagioni per stare sempre meglio.

Le regole da seguire servono quando si è già caduti nella “malattia” e abbiamo bisogno di una guida per ritrovare la nostra armonia fisica, altrimenti la cosa importante è l’ascolto attento dei propri bisogni. Buona lettura

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Dal sito microbioma.it

tradotto dall’articolo :

Longitudinal study of the bacterial and fungal microbiota in the human sinuses reveals seasonal and annual changes in diversity

https://www.nature.com/articles/s41598-019-53975-9

Significato di microbiota: Il microbiota umano (informalmente detta flora intestinale) è l’insieme di microrganismi simbiontici che convivono con l’organismo umano senza danneggiarlo.

I batteri che popolano il naso e i seni paranasali – spazi pieni d’aria che circondano la cavità nasale – sono noti per influenzare una serie di malattie acute e croniche che colpiscono questi distretti anatomici. Solo pochi studi hanno però monitorato come queste comunità microbiche cambiano nel tempo.

Cosa aggiunge questo studio
Analizzando la composizione del microbiota dei seni nasali di quattro individui sani per due anni, i ricercatori hanno scoperto una piccola comunità batterica e fungina che è rimasta costante per tutto il periodo di campionamento e che comprende Corynebacterium, Propionibacterium e il fungo Malassezia restricta. Il team ha anche osservato cambiamenti globali nella diversità della comunità batterica e fungina.

Conclusioni
I risultati suggeriscono che, nel tempo, la composizione del microbiota nasale viene alterata sia dal clima sia da fattori intrinseci all’ospite.

Secondo una recente ricerca i funghi e i batteri che popolano il nostro naso e le aree circostanti cambiano con le stagioni. Lo studio , pubblicato su Scientific Reports, è il primo ad analizzare la composizione della comunità fungina e batterica del naso e dei seni paranasali, spazi pieni d’aria che circondano la cavità nasale.

È noto che i microbi nasali influenzano una serie di malattie acute e croniche che colpiscono questi distretti anatomici. Solo pochi studi hanno però monitorato come queste comunità microbiche cambiano nel tempo.

Brett Wagner Mackenzie e i suoi colleghi dell’Università di Auckland hanno analizzato la composizione del microbiota dei seni nasali di quattro individui sani per due anni. I ricercatori hanno raccolto campioni di microbiota ogni mese per il primo anno e una volta ogni tre mesi per il secondo anno. Ciò ha permesso loro di valutare le variazioni stagionali tra i campioni.

Comunità batteriche coinvolte

Il team di ricercatori ha scoperto che le comunità microbiche che popolano i seni paranasali sono composte principalmente da Actinobacteria e Basidiomycota, sebbene esistano variazioni nella diversità microbica sia a livello individuale sia orizzontalmente,  tra i partecipanti allo studio. In questi ultimi è stata però individuata una piccola comunità batterica e fungina che è risultata costante per tutto il periodo di campionamento e che comprende i batteri Corynebacterium, Propionibacterium e Staphylococcus, nonché il fungo Malassezia restricta.

Alterazioni del microbiota nasale che mutano nel tempo

Nei seni nasali i ricercatori hanno osservato la presenza di funghi e batteri la cui abbondanza varia a seconda della stagione. Per sette specie batteriche e 14 specie fungine è stato infatti rilevato un notevole spostamento durante il periodo di campionamento: per esempio, i livelli del fungo Coniochaeta fasciculata sono aumentati durante l’inverno, la primavera e l’estate e  diminuiti in autunno.

Le alterazioni nella composizione del microbiota sono risultate associate a cambiamenti nei fattori climatici come temperatura, precipitazioni, pressione atmosferica e umidità. Per esempio, una diminuzione di C. fasciculata è associata a un aumento della pressione atmosferica, mentre i livelli di C. delicatulum tendono ad aumentare con l’incremento dell’umidità.

Gli alti livelli di variazione microbica rilevati nei singoli individui e tra i partecipanti allo studio, così come i cambiamenti nella composizione del microbiota associati al clima, suggeriscono che una combinazione di alterazioni individuali e stagionali influenza il microbiota nasale.

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